Extravergine. L'importante è iniziare da giovani

14 Feb 2013, 17:12 | a cura di

L'idea di educare alla legalità attraverso il sapore è alla base dell'incontro che ha coinvolto studenti delle scuole medie e superiori nella sede romana dei Nac, presso il Comando dei Carabinieri delle Politiche Agricole e Alimentari a Roma. Nac come Nucleo Antifrodi Carbinieri, l'organismo che si occupa della lotta contro la

contraffazione nel settore agroalimentare. Alla scoperta quindi di etichette poco trasparenti o ingannevoli, di prodotti di scarsa qualità e irregolarità nei processi produttivi.

 

Un panorama complesso, certo, ma alla portata di tutti, visto che l'8 febbraio nell'incontro organizzato da Pandolea – Associazione delle Donne dell’Olio - sono stati proprio i ragazzi i protagonisti dell'incontro. Davanti e dietro la cattedra. Gli studenti al 4°anno del corso per “tecnico chimico biologico” dell'Istituto T.B.C San Benedetto di Latina hanno raccontato ai ragazzi degli Istituti comprensivi Corrado Melone di Ladispoli (Rm) e Giovanni Verga di Pontinia (LT) cosa c'è dietro all'olio di oliva, a partire dalle sue caratteristiche organolettiche e chimiche, con una lezione complessa, ma comprensibile.

 

La teoria insieme alla pratica, questa la chiave di volta di un modo di raccontare efficace e comprensibile da tutti: la relazione con gli esperimenti chimici e le slide, le analisi chimico olfattive con la degustazione. Per affrontare in modo chiaro composizione chimica, anche in relazione ai metodi di produzione e trasformazione, i metodi di analisi che studiano acidità, perossidi o tenore di polifenoli.

L'assaggio degli oli ha aperto la porta del patrimonio gustativo e olfattivo ai ragazzi pù giovani, che hanno provato in prima persona la differenza tra un prodotto di qualità e uno di scarso livello. La sorpresa dei profumi e di alcuni sapori, per esempio il piccante, restituisce in maniera immediata quanto ascoltato poco prima, e il confronto con oli meno pregiati, di cui magari avevano già esperienza, ha dato concretezza all'intervento del maggiore Riccardo Raggiotti dei NAC, che ha presentato le attività per la lotta alla contraffazione mirata al settore olio.

 

La prova diretta è sempre convincente ed entusiasma i ragazzi che, come verificato in altre esperienze simili, riescono a trasferire la loro esperienza, le conoscenze e la coscienza critica acquisite, gli entusiasmi anche ai propri genitori. E minore è l'età dei ragazzi, maggiore la libertà con cui sono disponibili a provare e conoscere. La prova diventa un gioco educativo ed appagante che permette di formare nuovi consumatori più consapevoli e attenti sia al gusto che agli aspetti legati alla legalità. Un'esperienza che si fa monito dell'esigenza di comunicare in modo efficace, non abbassando il livello della spiegazione, ma ampliandola in un continuo rimpallo tra teoria e pratica. 

a cura di Antonella De Santis
14/02/2013

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