L’arte della carta (e dell'inganno) di Fideli Sundqvist

20 Giu 2014, 14:45 | a cura di
Nel mescolare oggetti veri e forme di carta Fideli Sundqvist crea nature morte e tavole imbandite in cui lo sguardo inciampa e svela l'inganno. Le sue immagini sono collage di mondi attigui che danno vita a unoslittamento di senso.

Quella di Agnes Cecilia Fideli Siri Charlotte Sundqvist è un'arte raffinata. Artista e graphic designer svedese, crea oggetti di ogni tipo attraverso il sapiente uso della carta che taglia, piega, rende tridimensionale con un risultato incredibile.

È nel 2011 che Fideli comincia a lavorare con l’agenzia Molly&Co che a tutt’oggi la rappresenta ed è grazie a questa collaborazione che nel 2013 Louis Vuitton la vuole per l’opening di un nuovo LV store di Gangnam, a Seuol. La richiesta era di cinque immagini che avrebbero avuto come protagonista una tigre che scende dalle montagne per arrivare nello store, come una sorta di guardiano. Composizioni realizzate dalla giovane graphic design unendo la carta, intagliata e/o piegata, ad elementi preesistenti oppure dando vita a collage innovativi.

Sin dai primi lavori in collaborazione con la fotografa Olivia Jeczmyk e la stilista Joanna Lavén emerge la capacità di ridefinire frammenti di vita quotidiana attraverso l'unione di carta – piegata, incollata, intagliata – e altri oggetti reali, dando origine uno sfaldamento di senso.
Insieme creano una serie di moderni still life per 1900, un ristorante di Stoccolma, ed è in questa occasione che Fideli dà sfogo a una manualità minuziosa, con risultati sorprendenti. Le tavole, ricche di oggetti e cibi, sono un pretesto per un'esplosione di colori, pieghe e origami che trasformano la carta in torte al cioccolato, zollette di zucchero e vassoi di formaggi. Nelle installazioni, l’artista gioca sull’accostamento degli oggetti di carta con suppellettili di vetro come brocche o bicchieri e ancora vasellame e piatti di porcellana.

Il risultato è un inganno ottico, la vertigine data dalla difficoltà di percepire la differenza dei materiali, lo scollamento tra oggetti reali e costruzioni di paper art – aragoste, torte, frutta - che convivono in eleganti allestimenti. Così come le installazioni successive che, con un taglio tipicamente pittorico, propongono costolette contornate da rosmarino e teste d’aglio che pendono dall’alto, cipolle rosse, parmigiano, verdissimi asparagi e carciofi accanto ad un trionfo di fiori e farfalle.
Particelle di un mondo che mescola reale e artificiale in cui lo sguardo si immerge.

a cura di Valentina Guttuso

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