Wine Sound System: con Donpasta una degustazione fuori dagli schemi. La Photogallery

15 Gen 2017, 15:42 | a cura di

Alla Città del gusto di Lecce il "gioco" ideato dall'istrionico artista salentino: vino e musica in libera associazione. Con cinque etichette d'eccezione e un pubblico fantastico, vero protagonista di una serata all'insegna del divertimento e del buon vino...

«Se hai un problema... aggiungi olio», questo è il motto di Donpasta, cuoco poeta, ecologista e stralunato, che sul palco usa vinili e pentole contemporaneamente, mixer e minipimer.

Dj, economista, appassionato di gastronomia. Per il New York Times,  «uno (e per certi versi unico) dei più inventivi attivisti del cibo». Il suo primo progetto, “Food Sound System” è divenuto un libro e uno spettacolo multimediale, in tournée in giro per il mondo da ormai dieci anni. A questo ha fatto seguito nel 2009 “Wine Sound System”, tradotto anche in francese. Nel febbraio 2013 è stato pubblicato il suo terzo libro: “La Parmigiana e la Rivoluzione”. Nel 2014, “Artusi Remix”.

Il 3 gennaio, alla Città del gusto di Lecce, ha dedicato un’intera giornata al buon cibo, al buon vino e, naturalmente, alla musica.

Due corsi di cucina dal titolo suggestivo e indicativo: “Salento Food Remix”, i cui partecipanti sono stati chiamati a cimentarsi nella preparazione di piatti a base degli ingredienti più tipici della cucina salentina, quelli più “punk”, legati alle antiche tradizioni gastronomiche locali, da “remixare” in chiave moderna. Un corso di cucina insolito, all'insegna dell'improvvisazione guidata dal gusto e dalla giusta tecnica, da cui sono venute fuori preparazioni sorprendenti e prelibate, condite da un pizzico di follia.

Appena lasciati i fornelli, Donpasta è passato ai "piatti", con il suo Wine Sound System. Una performance eno-musicale guidata da questo istrionico “eno-dissidente”, all’insegna del piacere del vino e del divertimento.

"Scopo del gioco, con la complicità del pubblico, è trovare l'abbinamento perfetto tra la canzone e il suo vino.

È valido qualsiasi genere, dal jazz al blues, dalla bossanova al soul, al rock al funk. 

Donpasta è il banditore che dirige la discussione. 

Evitare di fare l'autopsia al vino, per lo meno al primo assaggio, meglio badare alla sua piacevolezza complessiva. È permesso, anzi sollecitato, inventare nuove descrizioni e aromi che non esistono sulla faccia della terra, come ad esempio questo vino sa di passeggiate davanti al mare, piuttosto che il Marsala mi ricorda lo scirocco... 

Per valutare la piacevolezza di un vino, c'è un metodo implacabile, la velocità con la quale i bicchieri si svuotano…"

E i bicchieri si sono svuotati eccome, complice la bontà delle etichette proposte:

- "Mirante" (Primitivo, Salento Rosato IGT) e "Primitivo" (Primitivo di Manduria DOC) di Ognissole;

- "Vereto" (Salice Salentino Riserva) e "Castel Serranova" (Negroamaro e Susumaniello 2012) di Agricole Vallone;

- "Contrada del Falco" (Negroamaro, Primitivo e Malvasia) di Cantina San Donaci.

Se i vini hanno riscosso un enorme successo, non da meno è stata la colonna sonora, creata interamente dal pubblico con la complicità dell'artista: dai Led Zeppelin a Mina, da Caetano Veloso a Ennio Morricone, in un crescendo di allegria,ritmo e calici alzati.

Un ringraziamento particolare di Città del gusto a Marco Guido (Enoteca Wine&More), la cui collaborazione ha garantito il successo della serata.

 

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